martedì 21 marzo 2006

Simbolismo antropologico ed elettorale.


Avete notato che il nostro centro-sinistra adotta simboli che fanno tutti riferimento alla Terra, all'agricoltura, all'antropologia dei popoli sedentari che basavano la loro vita sul lavoro dei campi, gli animali da lavoro, i frutti della terra e i ritmi del calendario solare? Così abbiamo, oltre ai consueti Falce e Martello, la Quercia, l'Ulivo, la Margherita, l'Asinello, il Sole che Ride, eccetera. A sinistra (lato tradizionalmente femminile) troviamo anche il movimento delle donne e la tendenza pacifista, come i riferimenti analogici al Mezzogiorno (Sud, sole, terra). Il centro-destra, invece, pare relazionarsi alle abitudini e ai simboli archetipici dei popoli nomadi: il Polo (la stella polare come principale fattore di orientamento), il Cielo, l'Azzurro, le Bandiere (vessilli, vento), la Metallurgia (Lega), il Nord, la cultura maschile (destra=lato per noi muscolarmente più "forte"), le posizioni più in sintonia con la guerra... A proposito delle suddivisioni antropologiche e simboliche e' possibile trovare una interessante trattazione sui popoli nomadi e sedentari in J.J. Lavier, medico e divulgatore della Medicina Tradizionale Cinese e delle sue basi filosofiche, di cui alcuni ricorderanno "Storia, dottrina e pratica dell'agopuntura cinese" - Ed. Mediterranee. Lui ha fatto uno studio sulle abitudini primordiali dell'umanità secondo una divisione fra nomadi e sedentari sicuramente - anche a suo parere - non più attuale (perché oggi ognuno di noi è un misto delle due tipologie antropologiche), ma per certi versi illuminante. Riassumo brevemente: i sedentari erano stanziali, legati alla Terra, le loro case erano quadrate (il quadrato è un simbolo terreste: i punti cardinali, gli elementi, eccetera), erano prevalentemente vegetariani (prodotti della terra), le loro arti erano la pittura e la scultura (dove non è presente l'elemento temporale che si riferisce al Cielo, bensì quello spaziale in relazione con la Terra), per orientarsi si volgevano a Sud perché, essendo agricoltori, avevano come punto di riferimento 'esterno' il loro opposto: il Sole (fuoco, Cielo), che è anche immagine del divino; per questo tendevano al monoteismo e vivevano prevalentemente di giorno. I nomadi erano sempre in movimento, senza radici 'terrestri', le loro abitazioni erano tende rotonde come le raffigurazioni simboliche del Cielo (il cerchio), erano prevalentemente carnivori (prodotti animali, meno in relazione con la terra dei vegetali), le loro arti erano il canto e la danza (dove è presente l'elemento temporale-celeste più che quello spaziale-terrestre), facevano riferimento al Cielo e particolarmente - per orientarsi - si volgevano a Nord dove c'è la Stella Polare e vivevano maggiormente di notte. Per gli stessi motivi, cioè a causa dello sguardo incentrato sulle stelle, tendevano al politeismo religioso. Forse gli schieramenti politici potrebbero rappresentare - ora che l'umanità non è più nettamente classificabile fra nomadi e stanziali - le tracce di nuove costituende tipologie antropologiche! In effetti oggi l'uomo sembra proprio dividersi fra una 'destra' e una 'sinistra' che, però, come visto, lasciano emergere - forse inconsapevolmente - antiche simbologie nelle loro strategie elettorali! Naturalmente tutto quanto affermato in questo post è uno scherzo, un mio divertimento. Ma... chissà!

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