mercoledì 3 maggio 2006

Taurus.


Si discorre tanto dell'Astrologia e la si ritrova ovunque come sottoprodotto mass-mediale: ovunque oroscopi e previsioni, per lo più abbastanza sciatte e prive di significato, talmente sovrapponibili l'una all'altra e amorfe che mi sembra senz'altro meglio non dirne nulla. Questa è Astrologia? Francamente, se lo fosse, verrebbe da chiedersi come mai grandi uomini di scienza del passato (del calibro, ad esempio, di Isaac Newton) più o meno fino al XVII secolo le abbiano dato credito e se ne siano interessati considerandola una disciplina valida e illuminante, perfettamente avvicinabile agli altri settori della conoscenza. Certo, oggi il mito imperante nella nostra epoca scientista vede negli antichi degli illusi o dei selvaggi, quantomeno dei bambini ingenui, ignoranti e preda delle loro fantasie. Sarà vero? Aristotele, Platone, Pitagora erano degli sprovveduti? Il loro ingegno, la forza del loro intelletto è da considerarsi soltanto la caricatura o una copia di qualità inferiore - ancora non sviluppata - della chiara visione illuminata degli odierni scienziati scientisti (vedi, ad esempio, gli alti sacerdoti della Dea Scienza appartenenti al Cicap - Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale)?

Beh, non è proprio di questo che volevo scrivere. Volevo, invece, far notare che - secondo l'Astrologia Tradizionale (e non l'Astronomia!), cioè secondo un certo sistema simbolico di osservazione della vita e delle stagioni - la sera del 19 aprile scorso il Sole è entrato nella costellazione del Toro, e vi rimarrà fino alla mattina del 21 maggio prossimo. Dopo la prima esplosione vitale della Primavera simboleggiata dall'Ariete (il cui inizio coincide con l'equinozio), la Natura cerca nel Toro un consolidamento, una crescita, uno sviluppo che privilegia la dimensione fisica, terrestre, la stabilità. In pratica, sempre secondo il discorso simbolico e analogico della Tradizione, dopo la nascita lo Spirito prende gradualmente il pieno possesso del corpo fisico, della Terra, si immerge in essa e la vivifica. Il momento del ciclo annuale che stiamo vivendo (in questo emisfero) esprime l'incarnazione e l'integrazione della realtà sottile-spirituale-energetica dell'esistenza e di quella fisica-materica-strutturale: Cielo e Terra si incontrano e si compenetrano fino alla fusione in una unica entità vivente. Per questo motivo, come individui che partecipano del rinnovamento e consolidamento della Natura, abbiamo anche noi l'occasione di recuperare le nostre energie e di integrarle nella nostra realtà. E' un ottimo periodo per occuparsi della propria salute, dei bisogni essenziali, di base: acqua, cibo, movimento, contatto con l'ambiente, terra, sole, luna, aria, rocce, animali, eccetera. E' opportuno rientrare in contatto con i sentimenti, con la gratitudine, con il coraggio e soprattutto, con la felicità, cioè con la capacità di sentirsi bene, soddisfatti, con una mentalità auto-sufficiente e riconoscente verso la vita. Proviamo a percepire il legame, l'interdipendenza concreta fra Terra e Cielo, ad assumere profondamente la responsabilità di noi stessi e della nostre cose, delle nostre azioni, sperimentando bellezza e pace - superando paure e stress. E' il momento di aprirci a questi significati connessi con il Ciclo Annuale e con la Natura come archetipi: quanto più siamo in grado di entrare in sintonia con la vita naturale, tanto più saremo da essa aiutati a realizzare questo rinnovamento e questa apertura, questa integrazione fra mondo interno e mondo esterno.

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