mercoledì 14 giugno 2006

Solstizio d'Estate.




Come non dire qualcosa sull'evento che si avvicina, uno dei più importanti momenti dell'anno, completamente dimenticato e mistificato nella nostra società moderna ma estremamente importante in tutte - dico tutte - le culture tradizionali: mi riferisco, naturalmente, al solstizio estivo. Si tratta del culmine del ciclo annuale, del periodo in cui la luce raggiunge il suo massimo di intensità ed estensione temporale nell'arco della giornata: in pratica è il "mezzogiorno" dell'anno, ne rappresenta la gloria e la maturità, il massimo di vitalità e di illuminazione anche nel senso spirituale. Dopo ci sarà il declino, perché qualsiasi ciclo, raggiunto il suo apice, deve declinare - e questo è il modo attraverso il quale la natura sollecita un rinnovamento profondo. Così la vita dell'uomo: una volta che questi ha raggiunta la maturità e la massima influenza che può avere su di sé e sull'ambiente, si avvia gradualmente verso altre stagioni dell'esistenza, sicuramente anch'esse molto significative, ma dove la meditazione sul limite, sulla morte e sull'eternità trovano ampio spazio e possono risolversi in saggezza. Però non è questo il momento: il solstizio rappresenta invece il massimo del potere e della manifestazione positiva, attiva, luminosa. Bisogna saperseli godere questi istanti dove l'ombra è quasi assente, è al minimo, dove la paura è risolta o risolvibile e c'è la possibilità di soddisfazione, di gioia, di completezza. La fede cristiano-cattolica associa al solstizio d'estate la festa di San Giovanni il Battista - il precursore del Cristo, colui che lo annuncia e lo riconosce. Nel simbolismo si allude con evidenza alla mente illuminata di chi alla chiarezza della visione e della maturità, al pieno sviluppo della sua personalità, unisce la facoltà di riconoscere ciò che sta oltre la mente stessa, il divino, e ha l'umiltà di inchinarvisi. All'estremo opposto dell'anno, associato al solstizio invernale, sta il Cristo e la sua simbolica nascita con il Sole allorché la luce è nel momento di maggior oscuramento. E' evidente come il cattolicesimo abbia introiettato e rielaborato importanti simbolismi appartenenti a culture precedenti e antichissime...

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