martedì 9 gennaio 2007

Obiettivi.


Credo che, essendo questo l'inizio del ciclo annuale, possiamo considerarlo un momento di rinnovamento, di riorganizzazione di noi stessi e della nostra vita. Ritengo abbastanza importante - ed anche divertente - porsi ora degli obiettivi, degli indirizzi da raggiungere, delle mete per cui lavorare nel corso del 2007. Personalmente è da qualche anno che lo faccio, e devo dire che la cosa è intrigante e stimolante. E' anche interessante verificare a fine anno che cosa è successo, quello che si è davvero riusciti a concretizzare, quello che va riconfermato - per cui vale ancora la pena di ritentare - e quello che, magari, si è rivelato un indirizzo non produttivo - di scarsa saggezza o lungimiranza. Naturalmente si tratta di un esame della propria vita molto personale, da prendere come un gioco serio, atto anche a favorire una meditazione introspettiva e ad aprire nuovi orizzonti accogliendo i propri desideri (magari anche quelli impossibili) e cercando di impegnarsi per essi. Il desiderio, specialmente andando avanti negli anni e nella maturità, finisce spesso per essere considerato come qualcosa di poco realizzabile, un fatto solo interiore, immaginativo, fantastico, che non ha molta relazione con la vita di tutti i giorni. Però non è detto che sia così: anche se il nostro quotidiano è molto strutturato e ci sono pochi spazi per le novità, anche se il passato con le sue esperienze suggerisce un certo andamento delle cose, c'è sempre un margine di cambiamento, di rinnovamento, di miglioramento - e spesso la chiave per trovarlo e poterlo utilizzare sta proprio nelle nostre fantasie, nei nostri sogni ad occhi aperti. Non rifiutare il sogno diurno (così come spesso facciamo anche con quello notturno), dare ad esso ascolto, dignità, può restituirci fiducia, speranza, soprattutto se cominciamo a chiederci come - iniziando da poco e da vicino - possiamo cercare di portare l'immaginazione nel concreto, supportandola con azioni reali. Forse proprio uno dei significati più profondi e più veri della nostra esistenza sta nella possibilità di creare una unione produttiva fra ideale e reale, fra alto e basso, fra interno ed esterno, fra passato e futuro - la famosa "conjunctio oppositorum" indicata dagli antichi alchimisti. I desideri sono il nostro potenziale vitale, perché non dare loro ascolto? Certo, probabilmente essi costituiscono una energia primaria grezza, una materia prima che, per essere utilizzabile, va lavorata, raffinata, a cui bisogna dare forma attraverso il confronto con la realtà esterna ed interna, con l'ambiente, con gli altri. Però dobbiamo tentare. Se lo facciamo, anche soltanto l'atto di dare seriamente ascolto ai nostri sogni può farci recuperare una grande energia, liberando un potenziale in grado di trasformare o rivoluzionare in meglio la nostra vita e quella degli altri. Credere per provare...

3 commenti:

  1. Mi piace leggere il tuo equilibrio e la tua cultura.....so che va bene così, ma sarebbe bello leggerti più spesso Baci a qualcuno che ogni tanto mi fa pensare A
    postato da A&D il 09/01/2007 14:53

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  2. Grazie ancora per i complimenti. Sono lieto che trovi apprezzabili i miei post, ma è difficile che possa scrivere più frequentemente, anche perché devo... meditare quanto scrivo! :-) E poi ho tutta la mia "costellazione" di blog a tema da curare, quindi a volte mi impegno qua, a volte là... Saluti e Buon Anno.
    postato da Maurizio il 10/01/2007 12:06

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  3. Caro Maurizio, parole sagge le tue, che veramente fanno sostare diversi istanti della nostra vita quotidiana, alla ricerca di un approfondimento che può solo fare bene. Leggendoti qui sul tuo ultimo pensiero del tuo taccuino ecco che mi si rivelano chiari chiari i punti che dovrei portare a compimento entro questo nuovo 2007, chiari e solari come le cose che non possono essere nascoste oltremodo. Ti ringrazio per la tua puntualità nel proporre le cose così, semplicemente, nella loro natura e prospettiva. E' come fosse madre natura a porgerci le esperienze e le situazioni, sul cui basamento la libertà creativa innata dell'essere umano è chiamata a costruire liberamente, a volte proprio "superando" le barriere che madre natura ci pone immancabilmente sulla strada. Proprio per essere superate. Un caro saluto per te. A presto. Ciao. Marco
    postato da Marco il 10/01/2007 18:00

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