lunedì 12 dicembre 2005

Santa Lucia e le feste della luce.


Prima che al 13 dicembre la festività dedicata a Santa Lucia pare che fosse associata al 21 dicembre, forse più correttamente: si tratta infatti di una celebrazione della luce nel "giorno più corto che ci sia", cioè, appunto, durante il solstizio d'inverno. In quel momento il buio è totale, nel senso che le ore di oscurità raggiungono il loro massimo e quelle di luce il minimo. Nelle antiche culture ciò aveva un significato speciale, legato allo spirito e al rapporto dell'uomo con la terra, con il cielo, con i cicli stagionali. Nel momento più buio dell'anno si celebra la luce e questa ritorna. Su questi significati si innesta anche il Natale, che ha assorbito tradizioni e culti precedenti all'avvento del cristianesimo, basati sulla rinascita del Sole. Il 25 dicembre era anche il giorno della nascita di Mitra, eroe solare e divinità centrale della religione a lui dedicata, rivale di quella cristiana e poi da questa vinta e soppiantata: lo testimoniano le innumerevoli chiese e basiliche costruite sopra dei mitrei. Pare che perfino Osiride, altra divinità legata al Sole, fosse nato il 25 dicembre. Ciò che colpisce in tutta questa vicenda è il fatto che i padri della Chiesa seppero assorbire all'interno del nuovo culto riti, simbologie e usanze antichissime, riciclandole e trasformandole con attribuzioni cristiane, senza conservare però traccia della fonte 'pagana' di tali elementi. Anzi, perseguitando in vario modo, anche il più crudele, i 'pagani', cioè i veri detentori delle culture tradizionali.

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